News / I principi nel nuovo codice degli appalti pubblici
L'angolo dell'esperto

I principi nel nuovo codice degli appalti pubblici

2023
23Febbraio

La bozza del nuovo codice dei contratti pubblici consta di 229 articoli, suddivisa in 5 libri.

Le principali novità riguardano i principi fondanti del codice stesso, ai quali il codice dedica i primi 11 articoli, la nuova figura del RUP ed le sue funzioni, per poi passare al libro dedicato alle singole fasi dell’appalto, nonché il dettaglio delle procedure nei settori speciali e delle concessioni.

Si è deciso di dare prevalenza alla semplificazione, accelerazione, digitalizzazione delle procedure, garantendo maggiore protezione alle imprese, attraverso la rinegoziazione e revisione dei prezzi e dei lavoratori.

Questi temi, già inseriti nell’attuale procedura con i vari decreti semplificazione, costituiscono l’oggetto degli impegni presi con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Soffermandosi sulla prima parte del codice, ossia sulla codificazione dei principi, il nuovo testo prevede alcuni princìpi che caratterizzano l’intero impianto codicistico, come ad esempio il “principio di risultato” inteso come l’interesse pubblico primario che riguarda l’affidamento del contratto e la sua esecuzione con la massima tempestività e il migliore rapporto tra qualità e prezzo nel rispetto dei principi di legalità, trasparenza e concorrenza. La P.A., pertanto, non si dovrà porre come unico obiettivo o meglio come unico risultato quello di raggiungere l’affidamento in tempi stretti, ma anche quello di seguire il corretto svolgimento del contratto; ilprincipio di fiducia”, altro principio fondante del codice che vuole dare un segnale forte verso il cambiamento, alleggerendo così la pressione a cui sono sempre stati sottoposti i RUP, contrastando la c.d. burocrazia difensiva; l’art. 5 prevede il “principio di buona fede e di tutela dell’affidamento”, principio che coinvolge sia l’atteggiamento onesto e corretto dell’operatore economico nella partecipazione alla gara che e recepisce i principi sulla tutela dell’affidamento incolpevole enunciati dall’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato con le sentenze n. 5 del 2018 e nn. 19 e 20 del 2021.

Vuoi maggiori chiarimenti? Potrebbe interessarti il nostro webinar!